STUDIO MEDICO OCULISTICO MARSANO | P.IVA 12269190018
La tomografia ottica computerizzata (OCT) è un esame diagnostico non invasivo che permette, attraverso un fascio laser privo di radiazioni nocive, di scansionare le strutture del segmento anteriore dell'occhio.
Per "segmento anteriore" si intendono tutte quelle strutture che si trovano nella parte più esterna dell'occhio. Se immaginiamo l'occhio come una macchina fotografica possiamo dire che il segmento anteriore corrisponde al sistema di lenti contenuto nell'obiettivo. Abbiamo quindi la cornea, la lente più esterna, trasparente, che da sola ha un potere di circa 40 diottrie; l'iride, la parte colorata dell'occhio, che funziona come un diaframma restringendo e dilatando la pupilla; il cristallino, la seconda lente del nostro sistema, con un potere di circa 20 diottrie. Tra queste strutture è presente un liquido, l'umor acqueo, che circola tra la camera anteriore (tra cornea e iride) e la camera posteriore dell'occhio (tra iride e cristallino).
L'OCT del segmento anteriore ci permette studiare queste strutture.
Quando ho bisogno di un OCT del segmento anteriore?
PACHIMETRIA
L'OCT del segmento anteriore può essere richiesto dal medico oculista per valutare la pachimetria, ossia lo spessore della cornea.
La pachimetria è utile nel glaucoma, per consentire di aggiustare la pressione dell'occhio in base allo spessore corneale: più la cornea è spessa più offre resistenza nel corso della misurazione della pressione, per cui il tono oculare risulterà più elevato di quello che è nella realtà.
La pachimetria può esser richiesta in ragazzi giovani con sospetto cheratocono, una patologia che porta a un assottigliamento progressivo della zona centrale della cornea con sfiancamento e deformazione.
Infine la pachimetria fa parte dell'insieme di esami richiesti prima di sottoporsi a chirurgia laser refrattiva per correggere l'eventuale difetto refrattivo.
STUDIO DELL'ANGOLO IRIDO-CORNEALE
L'OCT del segmento anteriore può esser richiesto dal medico oculista per valutare l'area sottesa tra la cornea e l'iride, la camera anteriore. Quest'ultima può risultare ridotta sia per conformazione dell'occhio sia perché un cristallino con cataratta aumenta di volume e "spinge" l'iride in avanti. Una camera anteriore bassa aumenta il rischio di andare incontro a un attacco di glaucoma acuto: in questo caso l'iride chiude completamente l'angolo che forma con la cornea, la pressione intraoculare aumenta repentinamente e il paziente avverte un fortissimo dolore all'occhio.
Cosa fare se si riscontra una camera anteriore bassa? Dipende dalla causa. Se la cataratta è evoluta e il cristallino infarcito spinge in avanti le altre strutture oculari si procede a rimuoverlo e a sostituirlo con un cristallino artificiale. Se invece non è presente cataratta ma la camera risulta particolarmente bassa, l'oculista effettuerà un'iridotomia yag laser: si tratta di creare un forellino sull'iride per consentire una via accessoria di deflusso all'umor acqueo.
STUDIO MEDICO OCULISTICO MARSANO | P.IVA 12269190018