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L'occhio adulto


NON ILLUDIAMOCI CHE L'OCCHIO DELL'ADULTO MERITI UNA VISITA OCULISTICA SOLO PERCHÉ AVANZA 
LA TANTO TEMUTA PRESBIOPIA, E CON LEI LA NECESSITÀ DEI NOIOSI OCCHIALI DA VICINO.

IN ETÀ ADULTA POSSONO INIZIARE A MANIFESTARSI, ANCHE IN ASSENZA DI SINTOMI, 
DISTURBI IMPORTANTI CON CUI DOVREMMO POI FARE I CONTI CON IL PASSARE DEGLI ANNI.
PER QUESTO MOTIVO, LA PREVENZIONE DI QUESTE MALATTIE 
È UNA NECESSITÀ DA NON DIMENTICARE.

IL GLAUCOMA


Il termine glaucoma deriva dal greco "glaukós" (celeste, azzurrognolo) per i riflessi che l'occhio assume nella fase terminale della malattia. Il glaucoma costituisce un rilevante problema di salute pubblica: rappresenta la seconda causa di cecità nel mondo dopo la cataratta ma, a differenza di quest’ultima, la perdita visiva associata al glaucoma è irreversibile.

Esistono diversi tipi di glaucoma, il più frequente si caratterizza per un aumento della pressione intraoculare.

Cosa succede se aumenta la pressione dell'occhio?
L'occhio è un sistema chiuso, all'interno del quale circola un liquido, l'umor acqueo, che viene costantemente prodotto e riassorbito. Se è presente un ostacolo al deflusso, la pressione dell'occhio aumenterà gradualmente e porterà a un danneggiamento delle fibre del nervo ottico e una compromissione del campo visivo. Il nervo ottico è il "cavo elettrico" di collegamento tra l'occhio e il cervello e trasporta le immagini alle aree visive celebrali perché vengano elaborate.
Un danno a queste fibre è irreversibile e causa una riduzione della vista, inizialmente periferica, con conseguente riduzione del campo visivo, che è quella porzione di spazio che percepiamo attorno all'oggetto che fissiamo. La persona malata continua pertanto a vedere l'oggetto che fissa ma non si accorge della progressiva riduzione dell'area visiva periferica. 

Ad esempio, con un campo visivo ridotto non potremmo, guidando, accorgerci dei pedoni che stanno iniziando ad attraversare la strada.

Eccetto l'attacco di glaucoma acuto, tutti i tipi di glaucoma non presentano sintomi.

Per questo motivo il glaucoma viene spesso definito come il ladro silenzioso della vista

Tra i vari fattori di rischio ricordiamo la familiarità: i parenti di primo grado di un paziente con glaucoma hanno un rischio fino a 9 volte superiore alla popolazione generale di sviluppare tale patologia. Ciò nonostante, oltre il 50% delle persone nei paesi sviluppati non è a conoscenza di esserne affetto.

Una diagnosi precoce, un'opportuna terapia e controlli periodici dal tuo medico oculista di fiducia
possono salvaguardare la salute dei tuoi occhi e preservare la vista. 

La diagnosi si effettua con un controllo della pressione intraoculare dall'oculista di fiducia e con esami strumentali specifici come l'OCT e il campo visivo. Esistono poi diverse terapie, dai colliri ipotensivi ai trattamenti laser fino a ricorrere, nei casi più complessi, alla chirurgia.


Ricordiamo che il glaucoma è una malattia cronica e progressiva,
la terapia va pertanto proseguita con costanza e regolarità.

IL DIABETE

La retinopatia diabetica è una delle possibili complicanze che si possono manifestare in pazienti diabetici, per lo più scompensati o in terapia da molti anni.

Il diabete è una patologia sistemica e il persistente aumento di zuccheri nel sangue (iperglicemia) causa danni ai vasi sanguigni, in particolare a carico del microcircolo. La retina non fa eccezione, possiede anch'essa una sua propria circolazione che può esser danneggiata in caso di diabete.

Esistono due tipi di retinopatia diabetica: non proliferante e proliferante.
La prima è caratterizzata da uno sfiancamento delle pareti capillari e dalla trasudazione di materiale, con conseguente formazione di microaneurismi, emorragiole ed essudati.
La retinopatia proliferante si manifesta invece quando le aree retiniche in sofferenza, nel tentativo di supplire alla mancanza di ossigeno, inviano segnali per la crescita di nuovi vasi, che però sono fragili e vanno incontro a rotture spontanee provocando emorragie. 

Prevenire i danni oculari da diabete è possibile
controllando bene la glicemia
e sottoponendosi a controlli periodici del fundus oculi.


Il medico oculista può infatti nel corso della visita riscontrare piccole anomalie che, se non adeguatamente trattate, possono portare a una riduzione della vista.  Alcuni altri esami più specifici come OCT, retinografia e fluorangiografia possono esser prescritti per indagare più approfonditamente la circolazione retinica.

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